"Un semplice concetto illustra la mia relazione con la lingua francese. Alcuni l'hanno forse descritta meglio di me, ma mi sembra utile ripeterla, tanto è vera per me. Non appartengo a una nazione, appartengo a una lingua, con le culture che essa veicola. Perché le diverse regioni riunite dalla francofonia si irradiano dallo spirito di coloro che parlano francese. Idioma che fu internazionale ben prima dell'inglese, esso lo resterà ancora, per quanto poco lo si ami e si diffondano le eccellenti opere di cui è crogiolo. Il francese, secondo me, è lingua d'Europa tanto quanto il tedesco, l'inglese e lo spagnolo. Esso struttura un pensiero che è tanto artistico quanto, come si è spesso sostenuto, razionale. Basta ascoltarlo per rendersi conto di quanto il francese sia anche musica, poiché esso è parlato su un pentagramma musicale virtuale dalle intonazioni canore e ritmate. Parlare francese è anche difendere una visione del mondo, quella dell'Illuminismo e dei poeti, che dobbiamo custodire gelosamente sulla base dell'ammirazione che per loro portano coloro che ne conoscono la magia. Questo è l'obiettivo dell'ACEL, ed io lo sottoscrivo pienamente."

Nato nel 1972 a Friburgo, Thierry Gachet ha studiato alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Friburgo dal 1993 al 1997. Dopo la laurea (Diritto europeo con menzione Bilingue), ha svolto un tirocinio come avvocato e ottenuto il brevetto dallo Stato di Friburgo. Ha insegnato Diritto europeo e Diritto dei mercati pubblici all'Università di Friburgo e, dal 2002 al 2005, ha esercitato la professione di avvocato in uno studio bernese. È stato eletto presidente onorario de La Concordia, corpo musicale ufficiale del capoluogo friburghese (fondato nel 1882), che ha diretto per sei stagioni musicali, fino al 2009. Nel 2006 ha fondato con Me Bernard Ayer e Me Ariane Ayer uno studio di avvocati, LexPublica, a Friburgo e poi a Losanna. Ha inoltre presieduto il Consiglio generale della Città di Friburgo, nel quale siede dal 2006, nel 2010/2011.