La Beauté sur la terre
Scrivere nel 1927 un mito sulla bellezza senza lasciare le rive del lago Léman; ispirarsi alle figure e alle leggende dell'antichità classica, ma adottare una forma narrativa risolutamente moderna; eludere le attese degli amatori dei “racconti romandi”: tutte sfide che C. F. Ramuz si impegna a raccogliere ne La Beauté sur la terre. Scommessa vinta: con quest'opera atipica, lo scrittore porta avanti il lavoro di rinnovamento del genere romanzesco e di invenzione stilistica al quale si è dedicato fin dagli esordi. La storia di Juliette, giovane creola sbarcata in terra valdese, diventa così, sotto la penna di Ramuz, una favola sui rapporti fra l'arte e la vita.