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Marie-Claire Gérard-Zai

Professore onorario di Lingue e letterature gallo-romanze all'Università di Friburgo, ha lavorato nel ramo dell'editoria presso l'Office du Livre.

"Con lo scorrere della storia, la geografia cambia. Lo stesso vale per le lingue: la storia modella senza sosta il paesaggio linguistico. Da questo punto di vista, il francese ha subito influenze celtiche e germaniche, poi quelle dei suoi contatti col mondo, così numerosi, determinati dalla Storia. Quest'evoluzione del francese mi affascina, che essa si svolga lontano dalla terra natale o nella sua culla. Nella Svizzera romanda, ad esempio, il francese contemporaneo ha mantenuto in vita sonorità perdute e un vocabolario ancorato alla ricchezza di un patrimonio. Le challandes (Noël, Natale) o l'escoffier (cordonnier, calzolaio) del Medioevo sono tipici di questa regione, come lo sono ancora oggi il bordier (riverain, rivierasco), la gouille (flaque d'eau, pozzanghera d'acqua) e il foyard (hêtre, faggio). Evviva quindi il francese, nella sua molteplice ricchezza!"

Nata nel 1945 a Friburgo (Svizzera) e residente a Pully (Losanna), Marie-Claire Gérard-Zai ha studiato filologia e letteratura francese e tedesca a Vienna, Firenze, Friburgo e negli Stati Uniti (dottorato in Lettere, abilitazione e assegno di ricerca presso l'Indiana State University). Prima di insegnare all'Università di Losanna e di diventare professoressa di Lingue e letterature gallo-romanze del Medioevo all'Università di Friburgo, è stata assistente editor presso l'Office du livre e docente all'Istituto di Francese di Friburgo. Membro del Consiglio dell'Istituto di Studi medievali, autrice di numerose pubblicazioni e curatrice di varie edizioni di testi (riguardanti soprattutto il teatro del XV secolo e la lirica occitana), Marie-Claire Gérard-Zai è rimasta sempre aggiornata sulla produzione letteraria contemporanea, specialmente su quella svizzera, e legata alle letterature romanda e ticinese (Plinio Martini, Chasse aux sorcières [1989], trad. dall'italiano e pref. Di Marie-Claire Gérard-Zai, Edizioni de L'Aire, coll. L'Aire bleue, 2009).

  • Intervista a Marie-Claire Gérard-Zai

    Nel suo ufficio all’Università di Friburgo, nel 2010, Marie-Claire Gérard-Zai evoca i benefici della letteratura e il suo amore per la lingua francese, che legge nei testi delle sue origini più lontane.
  • Estratto su Plinio Martini

    Durante la conversazione, Mme Gérard-Zai cita con piacere un autore ticinese che apprezza molto: Plinio Martini (Cavergno, 1923 – id., 1979), del quale si può leggere in particolare, in traduzione francese, in Chasse aux sorcières, Poésies inédites et Requiem pour tante Domenica , Edizioni de L'Aire.